Nel secondo punto all'ordine del giorno (
qui il primo punto), del consiglio dell'8 novembre si è discussa ed approvata la
seconda variazione di bilancio.
Con questa operazione, prima di tutto, si sono adeguate sia l'aumento dell'aliquota base dell'IMU (0,885% su seconde case, insediamenti commerciali e industriali), deciso nel consiglio comunale precedente, sia la riduzione del Fondo Sperimentale di Riequilibrio dovuta a minori introiti previsti secondo gli aggiornamenti forniti dal Governo.
Nel suo intervento, l'Assessore al bilancio ha segnalato al consiglio la
riduzione degli oneri di
urbanizzazione. Per cui la Giunta ha necessariamente dovuto
ridurre alcune spese in conto capitale, tra cui quelle sui lavori di
potenziamento della rete idrica e fognaria, riguardanti principalmente
i lavori di sistemazione del Serioletto, a loro dire completati. Inoltre la Giunta ha deciso di impiegare parte
dell'avanzo, circa 177.000 Euro, per finanziare le restanti spese in
conto capitale.
In merito a questo punto, il consigliere
Molteni, supportato dal
consigliere
Odelli, ha sottolineato come la riduzione degli oneri di
urbanizzazione per mancati incassi dimostri quanto siano miopi le
politiche che si basano sull'
aumento della superficie
edificabile per finanziare le spese correnti. Ha rilevato inoltre come sia necessario
procedere al rispetto dell'equilibrio di parte corrente per evitare tale
abuso degli oneri. L'Assessore al Bilancio ha ribattuto che gli oneri di urbanizzazione rimasti, pari a 18.000 Euro, non possono finanziare il disavanzo di parte corrente, pari
a 110.000 Euro, sebbene abbia dimenticato che gli oneri di urbanizzazione
in bilancio, dopo la variazione, erano pari a circa 377.000 Euro.
In seguito il consigliere Molteni ha toccato due punti: il primo, formale, riguardava l'indicazione dell'ordine del giorno che parlava di "ratificare" la variazione di bilancio adottata dalla Giunta e non di discuterla ed esaminarla, come dovrebbe fare invece il consiglio che non è un mero esecutore degli ordini di Giunta.
Il secondo punto ha riguardato l'
aumento degli stanziamenti delle spese per la mensa scolastica e per il servizio preparazione
pasti caldi a domicilio (quest'ultimo legato alla prima perché svolto dalla medesima società). Infatti, si è saputo in sede di commissione che l'aumento è dovuto alla nuova convenzione e che questa è stata stipulata dal comune di Montirone, a cui il comune di San Zeno si è adeguato. Tra le novità presentate dalla Giunta per il Piano per il diritto allo studio 2012/13, durante un
precedente consiglio, c'è stato l'
aumento della durata della convenzione, salita ad otto anni. Essa fu giustificata dal fatto che avrebbe comportato dei vantaggi, tra cui le minori spese, ma questa variazione di bilancio ha mostrato un'immediata inversione di tendenza, i cui costi si abbatteranno sia sulle famiglie, dal punto di vista della mensa, sia nella fiscalità generale, per quanto riguarda i pasti caldi. L'assessore al bilancio e il sindaco f.f. si sono difesi ribadendo che la durata ad otto anni porterà risparmi evidenti negli anni a venire, in quanto comunque il contratto prevede un ammontare fisso che non verrà aumentato fino alla scadenza della convenzione. I consiglieri della lista civica hanno ribadito il proprio scetticismo, in quanto del futuro non v'è certezza e che il contratto è stato fatto da un ente esterno, il comune di Montirone, per cui non è possibile venire a conoscenza degli effettivi contenuti.
Di seguito il testo dell'intervento: