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domenica 15 maggio 2011

Lettera al Giornale di Brescia sul traffico a San Zeno

In risposta ad un articolo del Giornale di Brescia sulla situazione del traffico a San Zeno e sul funzionamento della tangenziale nei primi mesi di apertura, il capogruppo della lista civica "San Zeno è di tutti" ha mandato la seguente lettera al Direttore del quotidiano.

Gent.mo direttore,

abbiamo notato, con piacere, che sul suo giornale vengono affrontati alcuni importanti problemi di San Zeno Naviglio; dobbiamo però rilevare come questo spazio informativo sia riservato alla sola opinione dell’attuale amministrazione comunale. Eppure, da parte nostra, non Le abbiamo fatto mancare spunti di confronto e riflessione su ciò che accade nel paese. Ricordiamo, ad esempio, la convocazione di un Consiglio straordinario (novembre 2010) per adottare misure anticrisi, proposte bocciate dall’attuale “amministrazione del fare”, che ha preferito avanzare i soldi piuttosto che sostenere concretamente le famiglie. Il rimanere tre mesi con un solo impiegato all’anagrafe (1° gennaio -1° aprile), con code e chiusure temporanee del servizio, perché in un anno non si è riusciti a sostituire un pensionamento. Continue assunzioni negli uffici comunali tramite la sola mobilità, invece che ricorrendo all’indizione di concorsi, come si dovrebbe fare e con buona pace dei giovani di San Zeno, che vedono sfumare anche questa opportunità. Per non parlare della viabilità: a tal proposito, una nostra lettera spiegava la questione del sottopaso del CIS1, ma è rimasta anch’essa nel suo cassetto.

Non sindachiamo e non ci lamentiamo per le Sue scelte, ognuno fa quello che ritiene più opportuno o più giusto, rileviamo solo che, così facendo, si dà un quadro della situazione non completamente aderente alla realtà, una visione che definiremmo “monocromatica”, mentre nel nostro paese fervono le idee e non mancano i colori.

Il tema della viabilità rientra di prepotenza nel dibattito sanzenese, a seguito delle dichiarazioni del Sindaco Serpelloni e della pubblicazione, sul Suo giornale, di dati e notizie completamente fuorvianti sul traffico circolante nel centro storico di San Zeno.

Che la variante, al momento e purtroppo, stia risultando un mezzo flop è sotto gli occhi di tutti quelli che abitano nella nostra zona.

Veniamo ai dati: i camion che passano in paese sono sicuramente diminuiti moltissimo, grazie però soprattutto al nuovo casello di Brescia Sud (che non ha comportato sacrifici economici per cittadini di San Zeno), mentre sulla tangenziale ne passano una minima parte di quei 2.500 citati nell’articolo (ed a tal proposito ci piacerebbe sapere da dove sono tratti i dati citati); ciò è comunque un bene. Per quanto riguarda il passaggio degli autoveicoli, la situazione per le vie del centro (Via Diaz e Via Roma) è praticamente immutata, se non peggiorata. Basterebbe mandare un cronista e fare alcune fotografie, per avere certificata la realtà dei fatti: troveremmo la tangenziale semideserta e le vie del cuore antico del paese ancora afflitte dal traffico.

Un’altra opera tanto attesa è il sottopasso ferroviario previsto nella zona “denominata CIS1”; ciò perchè gli intasamenti, dovuti alle chiusure del passaggio a livello di Via Roma, causano lunghe ed estenuanti code in tutte le vie limitrofe. Questo progetto parte nel lontano 2001 quando, grazie alla giunta Montini, si mise in agenda l’opera prevedendone il completamento entro il 2008. Dopo dieci anni, i lavori non sono ancora iniziati; il sindaco Serpelloni non manca di farlo notare e si rammarica di non averci pensato prima, dato l'aumento dei costi. Tuttavia, la sua amministrazione è in carica dal 2004, ovvero da sette di questi dieci anni, per cui possiamo ritenere le sue parole un'ammissione di responsabilità. Vogliamo sottolineare come nel programma elettorale del candidato Serpelloni il sottopasso non c'era, così come nelle ultime relazioni revisionali e programmatiche della giunta non risultava alcuna intenzione di procedere alla sua costruzione. A gennaio di quest'anno, all'ultimo momento e dopo aver fatto scadere la convenzione con le ferrovie per la sua realizzazione, il sottopasso è stato inserito a bilancio.

Rimangono dubbi sulla data di completamento dell’opera e comunque quel solo sottopasso, non può risolvere i problemi di traffico del paese, anche perchè si corre il rischio che diventi l'unica valvola di sfogo fra le località poste ad ovest ed a est della ferrovia, con l’effetto di spostare il problema da via Roma a viale Europa. Risultano, inoltre, troppo vaghe le promesse di inizio lavori del sottopasso a sud di San Zeno, l’unico che toglierebbe realmente la quasi totalità del traffico dalle vie del paese, mentre nulla viene detto in merito alla definitiva chiusura del passaggio a livello di Via Roma e sulla sua sostituzione con un sottopasso pedonale, necessario a collegamento con il cimitero.

Preoccupante anche la proposta di ristrutturazione del centro storico, con l’abolizione del semaforo di fronte alla Chiesa e l’inserimento di un senso unico alternato lungo parte di Via Diaz.. Il combinato del sottopasso al CIS1 e di questi nuovi sensi unici, riporterebbe in paese gran parte del traffico, interessando Viale Europa, Viale Stazione, Via Roma, Piazza Marconi, Via Ettore Bianchetti. Per non parlare della difficoltà di chi, provenendo dal Villaggio Marcolini, voglia raggiungere il centro del paese: come farà ad attraversare la rotonda di fronte alla Chiesa, dovendo dare la precedenza a chi percorre Via Diaz?

Noi riteniamo che, prima di fare qualsiasi altro lavoro, vada sperimentata la nuova viabilità, con rotonde provvisorie e sensi unici sperimentali.

Iniziare i lavori di riassetto della viabilità interna senza aver valutato l’incidenza del traffico relativo al nuovo sottopasso ed alla realizzazione ormai prossima della SP 19 – la cosiddetta “corda molle” - è un azzardo che non ci possiamo permettere.

La tangenziale c’è: ci è costata molto, cerchiamo di farla utilizzare, ma evitiamo di dire che ha risolto i problemi di vivibilità del paese perché, se fosse vero , non servirebbe fare altro. Purtroppo così non è e c’è ancora molto da fare.

L'impressione è che questa “politica del fare” sia, in realtà e specularmente a quanto accade a livello nazionale, la politica del “mistificare”, con il rischio che - così come accaduto per la ricostruzione dell’Aquila o per i rifiuti a Napoli - anche a San Zeno, malgrado i soldi spesi, ci ritroveremo con i problemi di traffico e inquinamento irrisolti.

Capogruppo "San Zeno è di tutti"
Fabio Odelli

1 commento:

  1. Commento scritto il 21 luglio 2011 alle 21:00 da Marco Frusca:

    Piemamente d'accordo con la vostra analisi. Anche noi a Borgosatollo siamo indignati dell'inutiltà della tangenzialina. Praticamente soldi spesi per nulla, solo per compiacimenti elettorali...

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