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mercoledì 28 ottobre 2009

Prime risposte alle interrogazioni: multe per siepi e alberi

All'ordine del giorno del Consiglio comunale tenutosi il 19 ottobre 2009 sono state fornite le risposte alle interrogazioni presentate il 12 e il 14 agosto.

Pubblichiamo qui di seguito copia delle nostre interrogazioni e copia delle risposte scritte dagli assessori competenti.

Multe per siepi e alberi

Interrogazione

Risposta

In merito all'interrogazione in oggetto, protocollata in data 19 agosto n. 5413, si precisa quando segue:
  1. L'iniziativa di comminare le multe è dovuta a ripetute sollecitazioni dell'Assessore all'Ambiente a seguito di numerose segnalazioni e richieste di cittadini che si sono susseguite in questi anni;
  2. Come ovvio, non esiste ne può esistere un piano redatto dall'Amministrazione che indichi in questo caso, nella fattispecie la volontà di sanzionare siepi ed alberi sporgenti, come debba operare la Polizia Locale. Al Sindaco spettano gli atti di indirizzo, richieste di maggior attenzione, ma non le scelte di carattere tecnico. Pertanto, le multe fino ad ora comminate non riguardano specifiche zone, ma sono state effettuate durante i normali servizi di controllo del territorio.
  3. Diversa è la legislazione che disciplina questo tipo di sanzioni. Quella generale è disposta dall'art. 29 del D.Lgs 285/92 ("Nuovo codice della strada") che impone l'obbligo ai proprietari confinanti di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la strada; inoltre la stessa disposizione di legge viene richiamata all'art. 59 del Regolamento di Polizia Urbana approvato in data 15/06/2006 con delibera di Consiglio nr. 9. Tuttavia, nella ricerca delle disposizioni di legge in materia, risulta in data 21 giugno 1997 la pubblicazione dell'ordinanza n. 6 del Sindaco Montini a richiamo del già citato art. 29 del codice della strada. Si presume che quanto viene emessa un'ordinanza l'intento sia quello di farla rispettare. È comunque interessante notare, come esistano differenze sanzionatorie tra le tre diverse norme. Infatti, se il codice della strada prevede un pagamento di una somma compresa tra 155 € e 264 €, il regolamento comunale prevede da un minimo di 25 € ad un massimo di 500 €. Inoltre, l'ordinanza del Sindaco Montini, tuttora in vigore, si riferisce a 235.000 lire, cioè circa 121 €. Ad oggi, salvo casi di palese e repentina violazione, la Polizia Locale ha applicato la sanzione più bassa, cioè quella prevista dal Regolamento di Polizia Urbana, nella misura del doppio del minimo, più le spese accessorie, pur sapendo che l'art. 59 del Regolamento di Polizia Urbana rimanda alle sanzioni del codice della strada, considerate per la prima violazione troppo eccessive.
  4. Alla data dell'interrogazione, le sanzioni per questo tipo di violazioni sono diciotto, tutte documentate tramite attestazione fotografica come prova in sede giudiziaria. Per quanto riguarda, invece, l'attendibilità degli accertamenti ai sensi dell'art. 2700 del codice civile, la parola di un pubblico ufficiale non può essere messa in dubbio fino a querela di falso.
  5. È davvero singolare che una forza politica che a livello nazionale crede di incarnare i valori di moralità e legalità chieda all'amministrazione comunale di compiere un abuso di legge, annullando delle sanzioni che, come abbiamo visto, rispondono a norme ben precise. Tra l'altro, è curioso notare come i tempi siano cambiati: allora nel 1997, successivamente ad un'interpellanza dell'opposizione, il sindaco Montini emisa la già citata ordinanza; oggi, un'altra opposizione, forse credendo di guadagnare chissà quali consensi chiede il non rispetto delle norme. L'attuale amministrazione, invece, a fronte di un numero veramente esiguo di sanzioni (ricordiamo, diciotto su circa millenovecento nuclei familiari), ritiene che la sua Polizia Locale abbia agito correttamente, tra l'altro proprio su richiesta di molti cittadini. Questo perché la violazione di norme e di leggi, soprattutto di un regolamento di polizia urbana, comportano situazioni spiacevoli ed antipatiche, riferite al corretto svolgimento della vita civile tra i soggetti di una comunità, come ad esempio l'ostacolare il passaggio dei pedoni sui marciapiedi. Ricordiamoci sempre che quando qualcuno compie un abuso o una violazione, lede e limita i diritti e le libertà di altri cittadini come lui, così può esere per un divieto di sosta, per le siepi che disturbano un passaggio pedonale, per chi danneggia beni pubblici e privati... Più che cavalcare facili consensi da chi è stato sanzionato dall'opposizione ci saremmo aspettati non un plauso, ma quandomeno sostegno per aver applicato delle norme che prima della legge sono pratiche di buona educazione e rispetto dei diritti altrui.
  6. Chiedere agli agenti di avvisare i cittadini sarebbe inopportuno e ridicolo, in sostanza si andrebbe a svilire il già delicato e difficile ruolo della Polizia Locale, per la quale tutti noi dovremmo nutrire profondo rispetto. Questa interrogazione, invece, agisce in maniera contraria, mettendone in dubbio l'operato. Nonostante questo, inoltre, si creerebbero dei pericolosi precedenti: a chi spetterebbe il compito di decidere quali violazioni devono essere immeditamente perseguite e su quali invece, si può tranquillamente pazientare alcuni giorni previo cortese avviso? Una commissione forse? E giuridicamente  che titolo?
  7. In ultimo, a proposito di presunta carenza di informazioni, spiace che i componenti dell'attuale minoranza, non tanto come forza politica, quanto come cittadini, non abbiano mai fatto caso alle campagne informative dell'amministrazione riferite a questo tipo di violazioni: nel corso della passata legislatura i cittadini sono stati avvisati due volte mediante articoli sul giornalino comunale, inoltre, da almeno cinque anni, alla fine dei mesi invernali, l'assessorato all'ambiente invita regolarmente i cittadini, tramite volantino, ad adeguarsi alle normative che, ricordo, non sono altro che buone norme di educazione.
A disposizione per eventuali chiarimenti, si coglie l'occasione per porgere distinti saluti.

L'assessore all'Ambiente
Omar Bertelli



Commento

Ringraziando l’Assessore per la sua cortese risposta ai nostri rilievi – anche se non possiamo tralasciare il fatto che, come per altre interrogazioni da noi proposte, tale risposta sia giunta ben oltre i tempi stabiliti dalla normativa in materia – ci dichiariamo non soddisfatti da quanto addotto dall’assessore.

Dal nostro punto di vista la “ratio” della norma non risiede nel punire qualunque forma di violazione della disposizione dell’assessore,anche quella configurata dalla fuoriuscita di 10 cm, dalla proprietà di un cittadino, di un rametto di siepe.

La norma non va intesa formalmente ma sostanzialmente, e dovrebbe perseguire coloro che hanno siepi od alberi che fuoriescono in maniera copiosa dalla proprietà od impediscono la visuale su strade od incroci o deturpano il decoro urbano.

Altri aspetti non ci convincono: perché alcuni cittadini con situazioni non così gravi sono stati multati, mentre altri che hanno siepi che invadono perfino i marciapiedi non sono stati interessati da provvedimenti di contravvenzione?

Perché il vigile non provvede, in particolare nei casi meno gravi di violazione ad un richiamo del cittadino ed a un invito a regolarizzare la posizione, intervenendo quindi con la sanzione qualora in caso di verifica la situazione di irregolarità fosse ancora persistente? Questo, infatti, è il “modus operandi”  sotteso ad ogni norma che prevede una sanzione o multa. Ciò ci rafforza la convinzione che l’ondata di multe che ha colpito la cittadinanza di San Zeno qualche mese fa – per il verde, per i cani, per presunte violazioni del codice della strada – sia stata ordinata e messa in atto con lo scopo di far cassa.

Da ultimo, a proposito delle multe circa la tenuta del verde da parte dei privati cittadini, ci viene spontaneo chiederci: ma con quale coraggio l’amministrazione intima ai cittadini di tenere con decoro il verde delle loro proprietà, quando il paese risulta sporco,abbandonato a sé stesso, con una situazione del verde pubblico a dir poco scandalosa, per rendersi conto della quale basterebbe recarsi nella seconda metà di viale Europa,dove è quasi impossibile camminare sui marciapiedi dal tanto il verde è incolto!

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